Non sono sola, ma non so dire con chi. So dire che è notte, che le piante in giardino respirano lente e l'amaca dondola piano se stessa.
Poi, dai confini del prato spuntano loro. Alti, magri, neri e decorati dalla testa ai piedi. Trattasi di guerrieri masai. Spuntano dal cespuglio di lavanda come se emergessero dal bush nubiano. Si muovono leggeri come gazzelle. Si acquattano tra il lampione e la pianta di basilico. Poi cominciano ad appiccare piccoli falò in giro per il giardino, come in uno strano rito propiziatorio. Non sono minacciosi. Ma il mio istinto onirico è particolarmente sveglio stanotte e capisco subito il loro obiettivo. Sono venuti per dare fuoco alla casa. Per cui l'unica cosa da fare è scappare. Due parole dette con gli altri e la decisione è presa. Prendiamo le nostre cose e andiamo via. Ma nessuno sembra avere troppa fretta. Mi vedo entrare nella mia stanza, accendere la luce e cominciare a scegliere la mia roba dall'armadio come se avessi tutta la notte. Questo sì, questo no. Questo com'è che non l'ho ancora buttato via? Poi sento un lamento, dietro di me. Nel mio letto c'è una bambina di circa 8 anni, che si stropiccia gli occhi e mugola senza parole. Devo averla svegliata e la cosa non le è piaciuta. Si vede che non ci so fare con queste cose. Ho acceso la luce e fatto confusione senza pensare che il sonno dei bambini è una cosa sacra. Le dico "Dormi, va tutto bene, se vuoi ti canto una ninna nanna". Peccato che la casa stia andando a fuoco. Ed è qui che io decido di intervenire. E per "io" intendo proprio io, quella che sta sognando, stesa nel suo letto. Sento la mia voce fuori campo che parla con l'altra snaturata me, in campo. Mi urlo che il punto è salvare la bambina, non preoccuparsi del suo sonno. Ma più insisto, più non mi do retta e mi prodigo in ninna nanne che terrebbero svegli anche i morti. E in questo teatrino delle personalità multiple, l'idea di un'innocenza messa al rogo si insinua subdola e mi disturba il sonno. E adesso dormi, va tutto bene, se vuoi ti canto una ninna nanna.
Dreamed by: Monsters
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