mercoledì 28 settembre 2011

L'angostura.

È la sera di Natale. Lo so perché ho addosso quella vaga sensazione di disagio che accompagna tutti i Natali della mia vita. Però forse questa volta è diverso. Sì, perché alla fine chi mi impedisce di uscire e perdermi tra la gente, facendo finta che sia un giorno qualsiasi? Nel mondo reale non lo farei mai, troppi doveri, troppi legami di cui prendersi cura, troppe persone a cui farei un torto rivelando così candidamente la mia avversione per la festa più amata dalle famiglie. Però questo è un sogno, perché se guardo in alto vedo tre lune, una più grande e piena e due più piccole che le gravitano attorno lentamente. Ed è davvero uno spettacolo incredibile. Perciò sì, dev'essere proprio un sogno e in un mondo in cui è normale che la notte sia illuminata da tre lune è anche normale che io mi dilegui senza lasciare traccia la sera di Natale. Quindi percorro un lungo viale che dovrebbe essere quello di casa mia e punto l'uscita, calma ma decisa, come un evaso che cerca di non dare nell'occhio mentre si sta giocando il resto della sua vita e, sotto il cappotto, il cuore pompa a mille. Sono certa che ce la farò, ce l'ho quasi fatta ma poi ecco, lo sapevo. Un'auto ha appena varcato il cancello e sta avanzando verso di me. No. Si ferma, gli sportelli si aprono, tutti e 4 insieme, e vedo scendere una folla di parenti. Non è possibile che in una utilitaria ci stia tutta quella gente. Eppure sono tanti, continuano a scendere e io davvero non credo di conoscerli tutti. Fingo meraviglia, felicità e solidarietà natalizia, mentre dentro di me i sogni di libertà si accartocciano e muoiono.
Poi all'imrpovviso sono in casa. E qualcuno mi ha appena fatto un regalo. Assomiglia a un barattolo di Nutella, ma dentro c'è una strana crema composta in strati di colori accesi, dal blu al giallo al viola. Non è che mi venga troppa voglia di assaggiarla. Ma poi mi dicono che si tratta di Nutella all'angostura. Ooooh. Per qualche motivo mi si spalanca un mondo nuovo, così la provo. E ora che l'angostura è entrata nella mia vita, forse posso sopportare anche il Natale.

Dreamed by: Monsters

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