sabato 19 febbraio 2011

I gatti ninja.

Incredibile: mentre i miei amici fanno figli, io sono ancora troppo impegnata a riprendermi dai postumi della serata precedente. Probabilmente la mia solitudine sottovuoto gli fa pena, e così non mancano di invitarmi a tutte le cene tra famigliole felici che organizzano tra di loro.
Questa poi è un eventone: è nato un altro pargolo. Lo guardo nella sua culla, tutto rugoso e rosso, fasciato in una copertina che rischia di soffocarlo, e mi fa persino un po' senso.
Mentre mi perdo in queste elucubrazioni, spariscono tutti. Così, puff. Mi volto e non ci sono più.
Così devo occuparmi io della creatura, che per il momento non è troppo laboriosa. Però c'è un però: e cioè questo condominio, dalla particolare conformazione priva di porte ma dotata di efficaci cancelletti da giardino a separare gli appartamenti , è infestata da gatti ninja.
Della specie più pericolosa, tra l'altro.
E puntuali come le tasse eccone arrivare due, neri come la notte, che si  infiltrano tra le stecche del cancellino, cominciando ad annusarsi intorno in cerca di vittime. Dando prova di grande coraggio mi nascondo in camera insieme al mostriciattolo finché non tornano i legittimi genitori.
Grazie a dio non tardano a tornare; posso uscire dalla camera, trionfante, col pupo in salvo.
Ma prima di tornare ad adorare questa divinità miniaturizzata, devo fare qualcosa per i gatti che si sono rintanati nell'ombra per non farsi beccare: gli copro le spalle e apro il cancellino.
Forza gatti, fuggite. Vi sto salvando la pelle.
Dopotutto mi sono sempre piaciuti più i gatti che i bambini.

Dreamed by: Co

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